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L'azienda
agricola Giuseppe Giordano
L'azienda
agricola Giuseppe Giordano è situata nel comune di Mistretta (Messina)
in località Scammari, a 350-450 m s.l.m. ad una distanza dal mare di
circa 1O km; La superficie totale è di 20 ettari ed, oltre all'olivo,
vi sono 3 ettari di agrumeto e 2 ettari di ficodindieto, che occupa
i terreni più marginali.
Tutte
le operazioni colturali vengono praticate con i sistemi dell'agricoltura
biologica, ed avendo l'azienda aderito al regolamento CEE
2092/91 tutti i prodotti vengono certificati biologici dall'ECOCERT
Italia.
L'olivicoltura, da sempre presente in azienda, investe attualmente una
superfìcie di 15 ettari e rappresenta la coltura più interessante. vista
l'alta vocazionalità del territorio e l'attuale crisi dell'agrumicoltura.
Gli impianti tradizionali sono costituiti per lo più dalla qualità
"Santagatese" allevata a vaso policonico, innovazione introdotta
diversi anni fa utilizzando manodopera toscana.
I sesti sono generalmente irregolari, con una densità di circa 120 piante/ettari.
Negli ultimi anni sono state eseguite delle potature di riforma per
l'abbassamento della chioma giungendo gradatamente alla creazione di
pendaglie fruttifere ricadenti verso terra, al fine di effettuare la
raccolta agevolata dall'albero. In alcuni appezzamenti, la riduzione
della mole degli alberi ha permesso di effettuare dei rifittimenti con
"Leccino" e "Cerasuola".
NUOVI
IMPIANTI INTENSIVI
Dopo le prime esperienze
in qualche modo evolutive, negli ultimi anni, in azienda, è in atto
un profondo processo di cambiamento nell'impostazione e nella gestione
tecnica dell'oliveto; infatti, accanto agli impianti secolari che occupano
le aree ad orografia più accidentata, ve ne sono altri, realizzati con
gli indirizzi della nuova olivicoltura, con 500 piante per ettaro, posti
su terreno pianeggiante o leggermente pendente a seguito di un intenso
lavoro di bonifica del suolo.
Tale mutamento è stato motivato sia dalla volontà di migliorare la qualità
del prodotto che dalla consapevolezza che la vecchia olivicoltura è
gravata da alti costi di manodopera per l'esecuzione delle varie operazioni
colturali (in particolare raccolta e potatura) e da bassa produttività
ad ettaro per cui si impone un radicale cambiamento.
Per questa ragione, nel 1994, un primo ettaro di superficie olivetata
è stato riconvertito in olivicoltura intensiva, utilizzando il modello
agronomico IRO-CNR; Dal 1995 in poi, sono stati reimpiantati altri 6
ettari.
Per migliorare la qualità dell'olio, alla qualitàpredominante
"Santagatese", originaria della zona, ne sono state affiancate
altre quali l'"Ogliarola" messinese, la "Biancolilla"
e le cultivars brevettate : "FS17" e "I77". In tal
modo l'azienda riesce ad ottenere un olio di maggiore durata, più
fruttato e corposo e nello stesso tempo non amaro e piccante riscontrando
il consesnso dei consumatori.
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